Museo Carnico delle Arti Popolari "Michele Gortani"


Il Museo Carnico delle Arti Popolari è il risultato di un lungo lavoro di ricerca, iniziato nel 1920, dallo studioso e politico Michele Gortani (1883-1966) di cui il museo porta il nome. Questa preziosa collezione etnografica, che riguarda tutti gli aspetti della vita, dalle tradizioni e all’arte dal XIV al XIX, è esposta, dal 1963, nelle sale del Palazzo Campeis, signorile edificio ubicato nel centro storico di Tolmezzo. Le oltre trenta sale, di cui alcune presentano delle ricostruzioni ambientali tradizionali, rendono il museo uno dei più importanti dell’arco alpino. Nell’ambito dei mestieri artigianali, merita attenzione il settore della filatura e tessitura. Queste attività, già diffuse nel Cinquecento, raggiungono il loro apice nel XVIII grazie all’abilità e lungimiranza di Jacopo Linussio, che fonda a Tolmezzo una fabbrica tessile attiva fino al secolo successivo. Collegate a queste stanze quelle del costume tradizionale con abiti da festa e da lavoro, dei secoli XVIII e XIX, in particolare femminili, vicino ai quali sono anche esposti degli accessori. Interessante la collezione di ritratti esposti lungo il percorso museale che si qualificano come documenti iconografici indispensabili per la comprensione e ricostruzione della storia locale. Altre testimonianze sono legate al ciclo della pastorizia e dell’alpeggio, attività ancora diffusa nelle montagne della Carnia. Vi sono inoltre delle sezioni monografiche dedicate ai ferri battuti, alla ceramica, ai pesi e misure, ai corredi, ai ricami e pizzi. Due sale, infine, raccolgono opere d’arte provenienti da collezioni pubbliche e private e oggetti legati alla religiosità e devozione domestica. Fra le curiosità anche una collezione di maschere lignee e una pregevole raccolta di strumenti musicali.

Palazzo Campeis – Via della Vittoria, 2 – Tolmezzo (UD)
Tel/Fax: +39 043343233 – Mail: info@museocarnico.it – www.museocarnico.it
Da Martedì a Domenica: 9.00-13.00 / 15.00-18.00 – Chiuso Lunedì


Galleria d’Arte Moderna "Enrico De Cillia"


La Galleria d’Arte Moderna “Enrico De Cillia” di Treppo Carnico (UD), nata nel 1975 grazie alla donazione del pittore e collezionista De Cillia e arricchita da una successiva donazione, documenta tutta la carriera dell’artista, l’evoluzione dell’arte friulana nel corso del Novecento e la ricerca artistica contemporanea attraverso le opere di artisti quali lo stesso De Cillia, Mario Sironi, Marino Marini, Eduard Pignon, Pittino, Zigaina, Davanzo, Someda e molti altri. La Collezione, tra le più importanti del Friuli Venezia Giulia, è composta da circa 150 opere ed è oggi allestita nella nuova sede museale. Una prima sezione è dedicata alla figura dell’artista De Cilla, ricostruendone attraverso 38 opere, la parabola artistica. Accanto alle sue opere, tele e disegni da lui collezionati e molte pubblicazioni specializzate. La sua Collezione è frutto dell’attività di gallerista, che lo vede dal 1956 condurre la Galleria Il Girasole di Udine, situata allora lungo la salita che da Piazza Libertà conduce al Castello.

Palazzo della Biblioteca – Via Giacomo Matteotti – Treppo Carnico (UD)
Tel. +39 0433 777023 (Municipio) – +39 0433 777307 (negli orari di apertura della Galleria) – www.carniamusei.org


Verzegnis


Verzegnis è uno tra i più antichi centri della Carnia e sorge su un altopiano ricco di frutteti, faggi e castagni. L’etimologia di Verzegnis è incerta tuttavia sorge spontaneo collegarla ad alcuni prodotti della sua terra, verza e gnaus (“verza e rape” in carnico), termine utilizzato anche per chiamare i suoi abitanti (gnaus). Nella frazione di Chiaicis si trova un suggestivo lago artificiale dal quale si può vedere anche il Monte Amariana. Poco distante è possibile visitare Sella Chianzutan, luogo dal quale parte la camminata che conduce alle cave del Marmo Rosso, conosciuto anche per la Cronoscalata Verzegnis-Sella Chianzutan, una delle più spettacolari gare automobilistiche in salita del Friuli-Venezia Giulia. Sul territorio di Verzegnis sono presenti inoltre molte grotte (tra cui la Grotta del Magico Alverman) visitabili e diverse passeggiate ed escursioni (es. sorgente Acqua del paradiso). Suggestive anche le piccole cascate che hanno origine dal torrente Arzino e il paesaggio ancora selvaggio di questi luoghi. Durante il periodo estivo (luglio-agosto) Verzegnis ospita il Simposio Internazionale di scultura in marmo rosso. L’appuntamento biennale vede da anni la partecipazione di affermati artisti di provenienza italiana e internazionale che per una settimana lavorano presso il parco di sculture di Sella Chianzutan. L’edizione del 2018 vedrà il suo culmine con l’apertura del Museo della via del Marmo Rosso di Verzegnis.


La via del Marmo Rosso


La cava del marmo rosso di Verzegnis, denominata Lavoreit ros, è situata nel gruppo del Monte Verzegnis sul versante nord-est del Monte Lovinzola. Il marmo rosso, estratto dalla cava a cielo aperto situata a 1690m, dal punto di vista geologico è un calcare compatto del Giura Superiore di una tonalità rosso-marrone con un’ampia gamma di varietà (Porfirico Fiorito, il Bruno, il Bruno Vermiglio, il Noce, il Noce Radica, il Damasco) arricchite dalla presenza di reperti fossili. Il progetto la via storica del marmo di Verzegnis, realizzato tra il 2005 e il 2007 e inserito nella contesto delle azioni volte alla salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e storiche locali, nasce con la volontà di recuperare questo pregevole sito di archeologia industriale. L’obiettivo dell’intervento, reso possibile grazie a contributi concessi al Comune di Verzegnis, è la conservazione e il recupero delle testimonianze, in sito e documentali, dell’attività estrattiva del marmo di Verzegnis e la conseguente creazione di un museo all’aperto di archeologia industriale volto a preservare la ricchezza storica e culturale dei segni del nostro passato. Ad affiancare il ripristino e la sistemazione dei sentieri esistenti, indispensabile per rendere fruibile il percorso in sicurezza, una ricerca storica e documentale che ha consentito di recuperare testimonianze orali e scritte fondamentali per comprendere e recuperare parte della memoria dell’antico processo produttivo. Una sintesi dei risultati di queste ricerche sono leggibili nei pannelli esplicativi posti lungo il percorso.


Biblioteca Comunale “Gjso Fior”


Come tutti ben sappiamo Verzegnis è considerata “l’Università della Carnia” e in quanto tale non si può certo permettere che l’unica biblioteca presente in paese sia chiusa dal dicembre 2013. Abbiamo così pensato che fosse arrivato il tempo di riaprire nuovamente le porte di questo luogo, rinnovandolo e trasformandolo dallo stato in cui si trovava prima. Abbiamo pensato ai bambini più piccoli, uno spazio in cui possano cominciare ad avvicinarsi alla lettura attraverso i libri-gioco e attraverso le storielle a loro dedicate da tantissimi autori per l’infanzia; abbiamo pensato agli studenti, uno spazio dove poter studiare, raccogliere idee, trascorrere del tempo insieme, aiutandosi a vicenda e infine abbiamo pensato anche agli amanti dei film con una sezione dedicata ai DVD. Un grande scrittore un tempo disse che senza biblioteche non c’è possibilità di progresso; la biblioteca è un luogo con un cuore che pulsa al suo interno attraverso tutti i suoi libri e i personaggi che li popolano, con le loro storie, le loro avventure e tutti i loro insegnamenti. Frequentare una biblioteca deve diventare allora il centro della vita di ogni bambino, di ogni ragazzo, di ogni adulto, di ogni anziano. La biblioteca è un cuore che deve continuare a battere, citando un altro grande scrittore possiamo dire che qui i libri sono collocati per vivere e non per impolverarsi. Invitiamo quindi tutti a usufruire di questa biblioteca, nel tempo libero, nel tempo di studio, oppure anche solo per trascorrere una giornata in relax. La biblioteca di Verzegnis è nuovamente riaperta e saremmo davvero felici se questa potesse diventare un nuovo centro di aggregazione per tutti coloro che sentono il bisogno di stare insieme, tra un buon libro, un caffè oppure un film.

Circolo Culturale Verzegnis “Pio Frezza”

Orari: Martedi dalle 15:00 alle 18:00 – Giovedi dalle 15:00 alle 18:00

Contatti: 0433 43126 – bibliotecaverzegnis@libero.it


Cascate dell'Arzino


Un viaggio nell’area prealpina tra le province di Pordenone e Udine ci porta nella zona delle sorgenti del torrente Arzino, poste a meridione del pianoro di origine glaciale di Sella Chiampon, che separa i massicci dei Monti Verzegnis e Valcalda e la valle dell’alto Tagliamento da quella dell’Arzino. Qui, dai depositi detritici che sovrastano i materiali di origine glaciale, fuoriescono le acque che alimentano il torrente Arzino. A pochi metri dalla sua sorgente il torrente dà origine a una serie di cascate di grande bellezza dalle acque smeraldine e dalla natura incontaminata. Le cascate sono facilmente raggiungibili percorrendo una strada forestale che prende il via all’inizio della Valle di Preone, dove si trovano le sorgenti dell’Arzino, e prosegue scendendo per il bosco.